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Mia suocera è un mostro // Valentina Vanzini

Lexie Woods vive a New York ed è una fashion victim.

Ha sempre avuto relazioni disastrose e solo ora sembra che finalmente la ruota inizi a girare in suo favore: quando incontra Mr Perfect, giovane italiano di successo, è disposta a tutto pur di far funzionare le cose, anche partire senza preavviso alla volta della Sicilia per conoscere quella che, se tutto andasse secondo i piani, potrebbe diventare presto sua suocera. La donna che la aspetta oltreoceano, però, non è la dolce mamma da commedia all’italiana che aveva immaginato, ma una perfida manipolatrice determinata a ostacolare il loro, eventuale, matrimonio…


Cosa non mi ha convinta ?

• il carattere accondiscendente di Lexie: non sono riuscita ad entrare in empatia con lei perché siamo estremamente diverse, eppure Lexie è molto coraggiosa e sicura di meritarsi la felicità, tanto da volersela tenere stretta stretta al cuore. Su questo siamo molto simili, quindi dire che l’ho amata-odiata;

• La presenza di stereotipi eccessivamente accentuati: nel contesto della narrazione non stonano perché portano tutto il romanzo all’esagerazione tipica delle commedie romantiche (che personalmente adoro), ma in alcuni punti mi hanno fatto storcere il naso;

• L’assenza di una traduzione delle frasi in siciliano: sono bergamasca e non conosco il dialetto siciliano, perciò in alcuni punti ho perso un po’ il filo del racconto. Sarebbe utile, in caso di una ristampa, inserire delle note con una traduzione.

• Mr Perfect: detestato.


Cosa mi è piaciuto?

• La leggerezza con cui Valentina ha saputo raccontare, estremizzandolo, uno dei rapporti più difficili di cui abbia mai letto;

• Confrontare la mia vita con quella della protagonista: leggere di Lexie e di Rosaria mi ha fatta sentire estremamente fortunata e orgogliosa del modo di comunicare che ho con la madre del mio ragazzo: rispettoso, adulto e costruttivo;

• l’esagerazione. Si amici, in fin dei conti ho saputo apprezzare questo libro solo grazie all’estrema esagerazione che me lo ha fatto vivere un po’ come se fosse un film proiettato su grande schermo, e io osservassi il susseguirsi di avvenimenti masticando popcorn.



In conclusione... Lo consiglio davvero per una lettura simpatica se avete adorato commedie come “Quel mostro di suocera” e “Notte Brava a Las Vegas” (per l’esagerazione delle situazioni), se sapete cogliere anche l’ironia più pungente, se non amate vostra suocera e, soprattutto, se non siete siciliani.


📌 ringrazio di cuore Valentina per avermi inviato una copia del suo lavoro. Sono curiosissima di leggere altro di suo: per essere il suo romanzo d’esordio ha fatto un ottimo lavoro, risultando ironica ed esagerata solo come una maestra del chicklit saprebbe essere.

Sicuramente c’è molto da migliorare, ma Valentina ha tutte le carte in regola per riuscirci!

Io sarò qui, pronta pronta ad aspettare un sua nuova pubblicazione.




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