« Ci pensi mai?
A come sarebbe stato
se l’avessi saputo
se l’avessi capito
giusto un po’ prima
giusto per non sbagliare strada
ci pensi mai?
A quanto avresti perso
se fosse davvero stato così?»
Quello che ho potuto sfogliare qui dentro non l’ho capito subito cosa fosse.
ho letto e continuato a leggere.
ho avuto i brividi e continuato a sentirmi spuntare nuova pelle d’oca.
ho sorriso e continuato a sorridere.
forse ho anche un po’ pianto.
Quello che ho potuto sfogliare qui dentro non l’ho capito subito cosa fosse.
Ho mangiato le parole di una donna e respirato il suo diventarlo, donna, un passo alla volta.
Ho bevuto le sue lacrime e sentito il sapore del mare tra le lenzuola bianche della mia camera.
Quello che ho potuto sfogliare qui dentro non l’ho capito subito cosa fosse.
Poi sono arrivata all’ultima pagina ed ho chiuso il libro, l’ho messo in libreria, con il dorso ben girato verso la luce che filtra dalla mia unica finestra.
Poi l’ho lasciato lì, tra altri libri, fianco a fianco con altre storie, e ho capito.
Quello che ho potuto sfogliare qui dentro, era un cuore.
Il tuo, Francesca.
Grazie per avermelo regalato.
Mi ha fatto un gran bene.
Un po’ come fai sempre tu, che anche se sei un’amica virtuale conosciuta qui, parlando di libri, sei sempre in grado di farmi un gran bene.
Francesca dice che “forse è poesia”.
Io vi assicuro che lo è.
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