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Scomposizioni // Marco Sepe

« La nostra prima conquista è stata il mare, con le sue onde, i suoi colori lucenti e la sua risacca quando si infrange sugli scogli.
La nostra prima voglia è stata la salsedine, per consumare le nostre labbra viola ad ogni bacio.
La nostra prima vita è stata nell’acqua, perché siamo fatti per camminare sulla terra ma anche per nuotare »

— sea of Portugal, 2/3


🐚 Le 300 pagine che ho sfogliato sono cartoline dalle parti di mondo in cui Marco ha lasciato che la vita gli entrasse dentro.

Spagna, Milano, Napoli, Portogallo.

Un solo cuore adattabile a tutte queste terre.


Marco scrive senza sforzo e quasi senza destinatario, come se fosse la vita stessa la lei di cui lui è innamorato, quella che gli manca, quella con cui vorrebbe fare progetti.


Mi sono rivista nelle pagine portoghesi, nei colori del mare e delle piastrelle, nell’odore di pesce grigliata vicino alle spiagge.

Mi sono rivista lì, seduta davanti all’Atlantico, sicura che quello fosse il mio posto nel mondo, perché da nessuna altra parte, in nessun altro momento, io mi sono sentita tanto innamorata dell’essere umana.


Obrigada a Marco per la copia del suo lavoro e per aver semplicemente scritto, senza troppe regole, quello che i posti in cui era gli hanno acceso dentro.


🐚 due appunti antipatici ma necessari:


— ci sono degli errori di battitura che, nella brevità delle frasi, risultano ancora più evidenti. Consiglio di correggerli in caso di una ristampa.


— cambierei l’utilizzo della punteggiatura e consiglierei di andare a capo, qualche volta: anche se i componimenti sono brevi, impaginati in questo modo perdono di efficacia.


🐚 un grazie speciale anche alla me dei due viaggi in Portogallo fatti in passato: sono così felice che tu abbia scelto di portarti a casa tutto quello che ti trovavi di fronte, dalle cartoline a polaroid a degli azulejos veri e propri.

Obrigada a te, Vanessa passata: la Vanessa presente e futura avrà sempre un po’ di Portogallo sulle pareti di casa, ovunque essa sia. Perché il cuore, in fondo, lo lasciamo in un posto e non lo recuperiamo più. Il mio è fermo a Cabo Sao Vicente, al tramonto.

Se ci passate, fatemi sapere se riuscite a ritrovarlo.




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