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Città sommersa // Marta Barone




« Questa storia ha due inizi: almeno due, perché, come tutto quello che ha a che fare con la vita, è sempre difficile stabilire cosa cominci e quando, quale vertigine di casi fortuiti esista dietro ciò che sembra avvenire all’improvviso, o quale viso si è girato verso un altro in un momento del passato dando il via alla catena accidentale di eventi e di creature che ci ha portato a esistere. »

“Città sommersa” è un viaggio sofferto che si fa fatica a raccontare.

C’è una donna, Marta, che poi è l’autrice, e c’è un uomo, L.B., che poi è suo padre.

C’è che il padre, quando Marta ci trascina in questa corsa verso la verità, non c’è più.

Ed è esattamente quando l’uomo non c’è più che la sua storia inizia ad esistere.

Ma come si ricostruisce una vita intera, soprattutto quando la vita non è la nostra?

Marta inizia a scavare dall’unica certezza che possiede: un processo da cui poi il padre è stato assolto. Un processo politico, uno di quelli che cercano qualcuno da punire nella parentesi degli Anni di Piombo torinesi.

La scrittura di Marta è implacabile, strabordante di risentimento e coraggio, perché ce ne vuole a tonnellate, di coraggio, per raccontare la vita dell’uomo che era nostro padre prima che diventasse nostro padre.

Ci avete mai pensato, a come l’essere genitori porti inevitabilmente a perdere lo statuto di uomo o donna? Come se il proprio passato, da quel momento, fosse quello di un altro.

Marta si trova di fronte un uomo che non ha mai conosciuto, ma che non è nemmeno un estraneo: hanno lo stesso sangue, lei ed L.B., sono legati dallo stesso DNA.

L’uomo che Marta riporta alla luce, come una sapiente archeologa, scavando delicatamente armata solo di una penna tagliente e tanta sete di verità, è come una città sommersa.

Lì, sotto il naso, da sempre, eppure celata dagli abissi della quotidianità.

Io tifo per Marta, al Premio Strega 2020.

Non per l’opera realizzata, perché scrivere bene non è una scelta.

Io tifo per il coraggio che ci è voluto per andare oltre al ruolo di figlia.

Tifo per la tenacia, la determinazione, la forza.

Per l’aver saputo perdonare le proprie radici e per aver riportato alla luce la città sommersa.

🎧 Terrible love – Birdy






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