Come mai “fedele alle maree”?
⠀
Mi avete chiesto il perché di questa frase nella mia bio, provo a lasciare qui quello che significa.
⠀
Il mare è parte di me tanto quanto il fuoco.
In uno spazio dedicato alla presentazione di quello che sono era necessario trovare un modo per dire che avevo anche il mare, dentro.
⠀
Ma come si fa a dire il mare?
E poi, cosa dire del mare?
⠀
Che gli sono fedele, fin da quando ero bambina, mi sembrava la cosa più giusta da dire.
⠀
“Fedele al mare”, perciò. Non mi piaceva, mancava qualcosa.
⠀
Mancava quello che del mare mi ha sempre incantata: il movimento.
⠀
Ho iniziato a pensare di cosa è fatto, il mare.
Di acqua salata, di risate, di lacrime, di pesci, di navi, di balene, di amori, di magia.
Di luna.
Ho finito con il pensare alle maree, a come lo cambiano, il mare, alla vista senza mai cambiarlo nella sostanza.
⠀
Movimento.
Cambiamento.
Ciclico, costante, puntuale.
Ma sempre padrone di un pizzico di imprevedibilità.
⠀
In costante cambiamento, ma mai diverso da quello che è.
⠀
Un po’ come me, che cambio sempre, che ogni giorno sono diversa senza tradirmi mai.
Sono sempre fatta delle stesse cose anche se i miei cambiamenti, le mie maree, mi portano a risultare apparentemente diversa, alla vista.
⠀
Movimento.
Cambiamento.
Imprevedibile.
Ma mai infedele.
Al mare, al fuoco, a ciò che sono.
Comentarios